ALBERARIA® HA AFFRONTATO IL PROBLEMA DA ALMENO TRE PROSPETTIVE
· PRIMA: adottare esclusivamente sistemi irrigui all’avanguardia rivolti a contenere gli sprechi durante le fasi post impianto nelle quali, a causa del cambiamento climatico l’acqua è una risorsa assolutamente indispensabile;
· SECONDA: adottare metodologie di impianto, materiali, prodotti e soluzioni tecniche che consentano ai vegetali di utilizzare al meglio tutta l’acqua disponibile. Sembrano principi scontati quando invece rappresentano il futuro del verde nei nostri giardini, nelle nostre città, nelle aree di mitigazione e industriali;
· TERZA: basare le nostre realizzazioni su specie resilienti nelle condizioni pedoclimatiche nelle quali verranno impiantate e dovranno vivere e crescere: ancora una volta l’aspetto botanico è strettamente interconnesso con quelli tecnici.
L’acqua è da sempre un bene primario. Oggi lo è certamente più che nel recente passato e il suo corretto utilizzo rappresenterà una delle grandi sfide del futuro: in Alberaria® l’accumulo, lo stoccaggio ed i principi di massimo risparmio della risorsa idrica sono applicati in maniera rigorosa. I criteri sono vecchi di migliaia di anni…la loro applicazione è tutt’altro che scontata.
Pensiamo che una superficie impermeabile di soli 1.000 mq, nei nostri climi permette di stoccare tra i 600 e gli 800 mc di acqua che, combinati con tecniche di impianto adeguate sono ampiamente sufficienti per garantire l’irrigazione di un impianto di circa 3.500 nuovi alberi per una intera stagione! Sono numeri che sembrano incredibili ma la dicono molto lunga sulle enormi possibilità per l’ambiente che abbiamo senza intaccare in alcun modo le falde acquifere piuttosto che utilizzare acquedotti già a corto di acqua! Acque di recupero e acque di accumulo…questi sono i criteri fondamentali su cui si basa il nostro lavoro.